Storia di Piazzola sul Brenta

Certamente Piazzola sul Brenta ha origini molto antiche, ma la storia più antica del comune è ancora troppo piena di buchi neri per essere raccontata e pensata correttamente.

Per raccontare del passato di questo comune si usa dunque partire dal 1229, ossia dall'anno a cui risale il primo documento in cui viene citata Piazzola; questo, nonostante il pensiero di numerosi esperti che sostengono che già nel 900, in queste zone, sorgeva un castello eretto a difesa delle invasioni ungare.

In ogni caso, le scorribande degli ungari rappresentarono un bel problema per il nord Italia e rappresentarono anche il motivo per il quale molte nobili famiglie della zona scelsero di rifugiarsi presso la città di Padova o nelle sue vicinanze.

Fu proprio per difendersi e proteggersi che la famiglia dei Dente giunse a Piazzola e fu per questo che un esponente di tale famiglia divenne poi il primo conte del Castello di Piazzola.

Da questo momento, l'allora territorio Vicentino, passò di mano in mano: i Dente vendettero i possedimenti di Piazzola ai Belludi nel 1200, la cui sregolata discendenza costinse poi Padova a confiscare i territori ereditati ed, in fine, a cederli alla famiglia dei Carrara.

La figlia dei Carrara portò poi in dote i possedimenti ereditati; in questo modo, Piazzola passò alla nobile famiglia veneziana dei Contarini intrecciando il proprio destino alle nobili casate della Serenissima.

Ultima famiglia le cui opere furono degne di nota fu, in fine, quella dei Camerini (XIX secolo), i quali si adoperarono per la ristrutturazione e la rivalutzione della villa.

La stessa famiglia si occupò poi non solo dell'economia del paese, ma anche della sua popolazione costruendo fabbriche e case per gli operai che vi lavoravano, introducendo le prime innovazioni nel campo dell'industria e portando Piazzola da territorio prettamente agricolo ad importantissimo centro industriale.